Importante collaborazione tra la Scuola di Conservazione e Restauro dell’Università degli Studi di Urbino, Comune di Trecastelli e Museo Nori De’ Nobili. Infatti, per iniziativa della Scuola di Conservazione e Restauro dell’Università degli Studi di Urbino, dal 17 luglio Il Museo Nori De’ Nobili diviene luogo di didattica e ricerca scientifica. Il fondo delle opere della De’ Nobili sarà oggetto di studio e ricerca da parte della Scuola di Conservazione e Restauro del Dipartimento di Scienze Applicate nell’ambito delle attività del Laboratorio del quinto anno del corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali abilitante alla professione di restauratore.
Il progetto didattico si svilupperà dal 17 al 21 luglio 2017 e sarà guidato dalla prof.ssa Laura Baratin presidente della Scuola di Conservazione e Restauro, membro della Commissione Nazionale MiBACT-MIUR per l’accreditamento dei Corsi di Conservazione e Restauro e presidente del Comitato Nazionale delle Lauree in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali.
“Le attività di restauro o, meglio, di conservazione delle opere d’arte contemporanea sono un campo di analisi di estremo interesse – ha dichiarato la prof.ssa Baratin – e ricco di spunti di ricerca. La nostra Università, da anni, in questo settore collabora con i musei del territorio e quest’anno ha deciso di dedicarsi all’interessante fondo di Nori De’ Nobili conservato presso la bella struttura Villino Romualdo a Ripe di Trecastelli in provincia di Ancona”.
“Abbiamo sempre creduto nelle grandi potenzialità artistiche e culturali di Nori De’ Nobili – ha sottolineato Valentina Marinelli Assessore alla cultura del Comune di Trecastelli – e la collaborazione che oggi nasce con l’Università riconosce l’importanza del tanto lavoro fatto dall’amministrazione comunale per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale rappresentato dalle opere di questa artista”.
“Per molti anni mi sono battuto per giungere alla salvaguardia delle opere e alla giusta rivalutazione di Nori De’ Nobili nel mondo dei critici ed esperti d’arte – ha dichiarato il prof. Carlo Emanuele Bugatti direttore del Museo Nori De’Nobili – e oggi la collaborazione con l’Università segnala che il mondo della ricerca scientifica si impegna nella conservazione delle opere di questa pittrice, la cui vasta produzione artistica si colloca con originalità e poesia all’interno della storia dell’arte marchigiana del ‘900”.
Al progetto didattico, che sarà realizzato nei prossimi giorni e porterà alla definizione dello stato di conservazione della raccolta Nori De’ Nobili attraverso tecnologie digitali, sarà associato un progetto di ricerca legato alla collezione e alla sua conservazione programmata all’interno del Museo come esempio anche per altre raccolte diffuse sul territorio marchigiano.
I punti salienti dell’esperienza e le prospettive future di questo progetto saranno presentati in Senato, per iniziativa della senatrice Silvana Amati, il 27 luglio prossimo durante una specifica conferenza stampa. Il “Museo Nori De’ Nobili e il Centro studi sulla donna nelle arti visive contemporanee” raccolgono le opere dell’artista. Nell’annesso archivio sono depositati anche numerosi disegni, con l’obiettivo di non disperdere il suo lavoro e la sua memoria. Nel 2005 è stata allestita con grande successo una mostra dedicata a Nori De’ Nobili al Parlamento Europeo di Bruxelles.