Il Museo Nori De’ Nobili della Città di Trecastelli inaugura, sabato 12 settembre 2020 alle ore 21.15, la mostra personale di Silvia Fiorentino ANTROPOLOGIA DELLA FRAGILITA’, a cura di Simona Zava.L’esposizione è il nuovo grande progetto che il Museo ospita nelle sale del Centro Studi sulla Donna nelle Arti Visive Contemporanee. La mostra, progettata dall’autrice appositamente per il Museo e il Centro Studi, è articolata in tre percorsi, che permettono di scoprire la ricerca di Silvia Fiorentino e la sua dimensione di donna e artista contemporanea. Il riferimento all’antropologia è ricorrente nel lavoro di questa artista e anche espressione delle sue opere; nel percorso “Universo Femminile” l’artista affronta, con sculture in ceramica e grandi carte dipinte a olio, la tematica della donna; nel tema “Poesia” la ceramica è protagonista indiscussa dell’indagine sul rapporto tra arte e poesia; in “Scarti Umani” figure realizzate su grandi carte e disegni raccontano invece il tema della diversità. La mostra è una sintesi del cammino artistico di Silvia Fiorentino e delle tematiche, cariche di contenuti e complesse, su cui l’artista lavora da sempre. Silvia Fiorentino è nata a Milano, ma vive e lavora nelle Marche, ad Ancona, da molto tempo. Dopo gli studi di Architettura a Milano intraprende la sua poliedrica ricerca artistica; con pittura, scultura, installazioni e disegno le sue opere sono state protagoniste in prestigiose mostre e collezioni sia pubbliche che private. L’Appuntamento con ANTROPOLOGIA DELLA FRAGILITA’ e Silvia Fiorentino è quindi fissato per sabato 12 settembre, alle ore 21.15, al Museo di Trecastelli, con la presentazione che vedrà la presenza dell’artista.ANTROPOLOGIA DELLA FRAGILITA’ è promossa dall’Assessorato alla Cultura della Città di Trecastelli e dal Museo Nori De’ Nobili, in collaborazione con il Museo comunale d’arte moderna dell’informazione e della fotografia di Senigallia e l’Associazione Carlo Emanuele Bugatti – Amici del Musinf.L’ingresso e le visite guidate, per singole persone e gruppi, sia alla mostra che al museo, sono gratuiti.